La Necropoli di San Paolo

La visita guidata alla Necropoli di San Paolo sarà un viaggio nel passato alla scoperta di un luogo davvero affascinante, un sepolcreto immenso, la cui estensione non è mai stata completamente mappata e che è in grandissima parte ancora sconosciuta.
La sua posizione non è casuale ed infatti, come è ormai noto, gli antichi romani seppellivano soltanto fuori dalle mura della città, lungo le vie consolari, basti pensare al monumentale mausoleo di Cecilia Metella sull’Appia antica o al mausoleo di Elena (meglio noto come Torpignattara) sulla Casilina.
Lo stesso quindi vale anche per la via Ostiense, dove nell’area compresa tra la Rupe di S. Paolo e l’ansa del Tevere, si formò un’ampia necropoli, sorta attorno al I sec. a.C. e utilizzata per un lunghissimo periodo, fino al IV d.C., attorno alla quale si sviluppò la prima area di culto e la successiva basilica paleocristiana, dedicata proprio alla deposizione dell’Apostolo in una di queste sepolture.
Quest’area, che si sviluppa su più piani, conserva numerosi sepolcri, da quelli più antichi a pianta quadrangolare, con piccole nicchie scavate nelle pareti per la deposizione delle urne cinerarie (i cosiddetti “colombari”), a tombe invece ad inumazione; da quelle più anonime a quelle più ricercate, in laterizio e travertino, dotate di iscrizioni.
È all’interno di questa necropoli inoltre che venne collocata, nel I secolo d.C., la tomba di Paolo di Tarso, venerato come Santo dalla Chiesa. In suo onore, al di sopra della sua tomba, fu costruita pochi secoli dopo la basilica di San Paolo fuori le mura.
Notevoli sono stati i ritrovamenti, ma è soprattutto interessante notare come le tombe che seguono l’andamento nord/sud dell’asse della via Ostiense, documentano il passaggio tra l’uso del rito funerario dell’incinerazione e quello dell’inumazione, tra la fine dell’età repubblicana, il I secolo dell’impero ed il successivo II secolo.
Va ricordato infine che sebbene la scoperta del sito risale al ‘700 (anche se i maggiori resti furono recuperati nel 1897/98), gran parte della necropoli è ancora conservata nel sottosuolo.
La visita guidata alla Necropoli di San Paolo permetterà di osservare le differenti tipologie di sepolture presenti e le sofisticate pitture che le decorano, ma è anche e soprattutto un’occasione imperdibile per comprendere le graduali e significative trasformazioni sociali, economiche e culturali, avvenute a Roma, tra l’epoca pagana e l’avvento del Cristianesimo.