L’Oratorio del Gonfalone, la Cappella Sistina del Manierismo romano

La visita guidata all’Oratorio del Gonfalone sarà l’occasione per ammirare gli affreschi di quella che viene definita la “Cappella Sistina del Manierismo romano”. La chiesa di Santa Maria Annunziata del Gonfalone, meglio conosciuta come Oratorio del Gonfalone, nel rione Ponte, situata in via del Gonfalone, a due passi da Campo de’ Fiori e Piazza Navona, venne costruita verso la metà del XVI secolo sulle rovine della chiesa di Santa Lucia vecchia, come oratorio dell’Arciconfraternita del Gonfalone, che aveva la sua sede nel palazzo adiacente.

Il termine “gonfalone” significa “bandiera/stendardo”, e fa riferimento al fatto che nel XIV secolo, nelle sue processioni, la Confraternita usava alzare la bandiera del Papa (in quel momento ad Avignone) per ribadire la sua sovranità su Roma. L’oratorio fu poi ristrutturato nel Seicento da Domenico Castelli, a cui si deve anche la facciata a due ordini.

Ciò che però stupisce e meraviglia di questo luogo magico è sopratutto l’interno cinquecentesco a pianta rettangolare, completamente decorato da affreschi e arricchito da un soffitto ligneo intagliato nel 1568 da Ambrogio Bonazzini con raffigurazioni della Vergine e dei Santi Pietro e Paolo.
Le pareti dell’Oratorio, ora sede del Coro polifonico romano, sono interamente dipinte con le “Storie della Passione di Cristo“, una serie di dodici affreschi eseguite tra il 1569 e il 1576 dai principali esponenti del Manierismo romano, tra cui artisti del calibro di Federico Zuccari, attivo anche alla chiesa del Gesù, a Trinità dei Monti, a Santa Prassede; Daniele da Volterra, seguace di Michelangelo; Cesare Nebbia, artista più tardi in contatto con Federico Borromeo.
Il ciclo pittorico, di grandissimo valore e pregio artistico, è pertanto un primo esempio di quel genere che influenzerà per due secoli l’Italia e l’Europa, e che sarà ispirato agli ideali etici ed estetici della Controriforma Cattolica.

La visita guidata all’Oratorio del Gonfalone è quindi un passaggio obbligato per capire e comprendere uno dei capolavori del Manierismo romano e dell’arte della Controriforma: un vero e proprio gioiello, unico nel suo genere.